DA PICASSO A WARHOL
Le Vinyl Cover dei Grandi Maestri
Mostra a cura di Vincenzo e Giorgia Sanfo

 

La storia della musica, nel secolo appena trascorso, ha trovato nel vinile uno tra i più efficaci veicoli di diffusione popolare, entrando prepotentemente nelle case e divenendo strumento di moltiplicazione di espressioni, non solo musicali, ma anche del gusto estetico e comunicativo.

 

I rigidi, anonimi, e seriosi contenitori dei primi dischi inizialmente a 78 giri e successivamente a 33 e 45 giri, hanno visto, negli anni, l’irrompere di copertine coloratissime e a volte spiazzanti sotto il profilo grafico.

 

Questo sconvolgimento lo si tende ad assegnare ad Andy Warhol che, con una iconica copertina realizzata per i Velvet Underground nel 1967, irruppe nel mondo della discografia cambiando radicalmente la concezione del contenitore e creando, probabilmente in maniera inconsapevole, il filone delle Art Cover.

 

Prima di lui, e ben prima delle celeberrime rock cover, il mondo del Jazz in particolare e in parte della musica classica si erano rivolti ad artisti per stimolarli a disegnare magistrali copertine .

Uno dei più importanti artisti impegnati in questa attività fu Ben Shan cui il giovane Andy Warhol tendeva ad ispirarsi nei suoi primi timidi lavori grafici.

 

Di questa vicenda, che vede procedere, assieme la musica e l’arte moderna, verranno esposte oltre cento tra le più importanti copertine, originali, realizzate dai grandi maestri dell’arte mondiale, partendo dalla prima copertina disegnata (1930) che segna il cambiamento epocale della copertine musicali.

 

Da Dali, Mirò, Bansky, Haring, sino a Jim Dine, Basquiat (di cui recentemente un disco, qui esposto, ha fatto record price in casa d’asta) Yoko Ono, Mapplethorpe, Schnabel, Kapoor, Baselitz, Marlène Dumas, Jenny Séville, Jeff Koons e italiani come Schifano, Clemente, Lodola, Rotelli, D’Angelo e tanti altri compongono un’interessante e sorprendente galleria di opere del tutto inedita e sorprendente.

 

Un’importante sezione della mostra è quella dedicata all’opera pressoché completa delle cover realizzate da Andy Warhol che, partendo da alcune rare cover giovanili, in parte mai esposte in Italia, arriva sino all’ultimo album da lui realizzato nel 1987, anno della sua scomparsa, e che testimoniano del suo costante impegno e dell’importanza che annetteva a questo aspetto del suo lavoro.

 

Gli album in mostra portano inevitabilmente, assieme ai nomi dei grandi maestri dell’arte, anche le testimonianze e l’amore di artisti come I Rolling Stones, David Bowie, Bruce Springsteen, Patty Smith, Lady Gaga e molti altri, nei confronti dell’arte contemporanea e dei suoi protagonisti.

 

Tra le cover esposte vi sono anche alcune curiosità come quelle, a volte in maniera incomprensibile censurate a testimonianza dell’importanza che l’immagine artistica continua a rivestire ancora oggi negli anni 2000 quale elemento dirompente delle coscienze umane.

 

Una mostra piena di scoperte, sorprese e dai contenuti tutt’altro che scontati; gioiosa, colta, ricca di spunti intellettualmente stimolanti e alle cui copertine si affiancano sculture, incisioni disegni per meglio far comprendere al pubblico il lavoro dei grandi protagonisti dell’arte moderna e contemporanea.